Prof. Ciro Indolfi

Fra poco sarà disponibile un nuovo farmaco, l’ acido bempedoico che rappresenterà una ulteriore arma contro uno dei fattori di rischio maggiori per l’infarto miocardico. Il Colesterolo LDL, infatti,  è l’agente causale della patologia aterosclerotica cardiovascolare e della placca vulnerabile che provoca un infarto miocardico acuto. L’acido bempedoico è un profarmaco e viene metabolizzato nel suo metabolita attivo nel fegato ma non nei tessuti periferici e quindi, non ha effetti collaterali correlati ai muscoli.

L’acido bempedoico riduce da solo il C-LDL di circa il 20% e in associazione ad ezetimibe del 38%, con piccoli aumenti nell’incidenza di gotta e colelitiasi.

Prof. Pasquale Perrone Filardi

Gli effetti dell’acido bembedoico da solo o in associazione ad ezetimibe sulla riduzione del colesterolo LDL erano noti. Mancava l’ultima dimostrazione cioè che la riduzione dei livelli di colesterolo LDL indotta dall’acido bembedoico si associava ad una parallela riduzione degli eventi cardiovascolari.

All’ ultimo meeting dell’ American College of Cardiology che si è svolto a New Orleans è stato presentato lo studio CLEAR OUTCOME che ha valutato in modo randomizzato su circa  l’endpoint primario, MACE a 4 componenti, è stato ridotto del 13%, infarto del miocardio del 23% e rivascolarizzazione coronarica del 19%.